Terremoto M3.7 vicino Pavia domenica 19 aprile 2020
Terremoto M3.7 vicino Pavia domenica 19 aprile 2020. Un terremoto di magnitudo ML 3.7 è avvenuto nella zona ad 1 km ad est di Montalto Pavese (PV) ad una profondità di 32 km.
Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV di Roma.
Il sisma è stata avvertito nelle aree prossime all’epicentro ossia Pavia, Broni, Voghera e Tortona. I dati direttamente dal sito Hai sentito il terremoto dal quale è tratta l’immagine sottostante.
L’area è sismicamente inquadrabile nella zona sismogenica relativa la faglia “Rivanazzano-Stradella” definita da DISS.3 “Database of Individual Seismogenic Sources”.
Stranamente si nota che il terremoto odierno è avvenuto a 32 km di pronfondità mentre la faglia citata ha una profondità attesa di 8km.
E’ di fondamentale importanza lavorare sempre sulla prevenzione del terremoto, attuando tecniche e comportamenti atti alla diminuzione degli effetti legati ad un sisma distruttivo. Sette semplici passi che aumentano la sicurezza per la tua famiglia in caso di terremoto.
Trema il Gargano: scossa magnitudo 3.7 a Poggio Imperiale
Trema il Gargano: scossa magnitudo 3.7 a Poggio Imperiale. Una forte scossa di terremoto, con epicentro vicino Poggio Imperiale nelle vicinanze Apricena e Lesina, è stata avvertita alle 4.57 del 18 aprile 2020 nella zona del Gargano. Avvertita distintamente anche a Torremaggiore, San Severo, Chieuti, San Paolo di Civitate e Serracapriola. Ma anche a San Nicandro, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano e Monte Sant’Angelo.
Altra piccola scossa di magnitudine 2.0 alle 6.31 ovviamente non percepita.
Territorio colpito da grandi terremoti
Il territorio del Gargano è stato colpito da grandi terremoti nella storia. L’area di Poggio Imperiale/Apricena nel corso del secolo scorso ha avuto diversi terremoti con magnitudo M da 3,48 a 5,55.
La zona di Lesina e Apricena fu epicentro di un fortissimo sisma nel 1627 (30 luglio 1627) che registrò forte distruzione con intensità su Scala Mercalli di oltre 10.
Le aree della penisola garganica sono state fortemente colpite da tanti eventi tellurici durante il secolo scorso:
Gargano 30 settembre 1995 : intensità Imax=6 (scala MCS)
Gargano 19 giugno 1975 : intensità Imax=6-7 (scala MCS)
Gargano 18 agosto 1948 : intensità Imax=7-8 (scala MCS)
Peschici 31 maggio 1946 : intensità Imax=10 (scala MCS)
Lo studio delle faglie e delle zone sismogeniche tramite DISS.3, evidenzia che tutto il Gargano è percorso orizzontalmente da due faglie che si uniscono nei pressi di Rignano Garganico:
Faglia “San Marco in Lamis-Mattinata” (ad est)
Faglia “Ripabottoni-San Severo” (ad ovest)
Le faglie hanno profondità prossima ai 25 km e possono sprigionare terremoti con magnitudine massima attesa Mw=6,7.
Lecito quindi attendersi in futuro altri eventi sismici in queste zone.
Anche se sappiamo che qui sicuramente in futuro ci saranno altri forti terremoti purtroppo non possiamo dire quando ci saranno.
E’ però di fondamentale importanza lavorare sulla prevenzione del terremoto, attuando tecniche e comportamenti atti alla diminuzione degli effetti legati ad un sisma distruttivo. Sette semplici passi che aumentano la sicurezza per la tua famiglia in caso di terremoto.
Nelle zone così sismicamente attive bisogna cominciare a mettere in atto azioni semplici in grado di salvarci la vita, come fissare i mobili alle pareti e togliere gli oggetti pesanti dai ripiani più alti.
Guarda il video qui sotto per capire come mobili ed oggetti possano diventare mortali.
Terremoto: perchè il valore della magnitudo cambia?Come mai le misurazioni a volte subiscono correzioni nelle prime ore dopo il sisma?
Perchè il valore della magnitudo cambia? I terremoti oramai sono diventati un fenomeno social. Tutti noi abbiamo sui nostri smartphone almeno una applicazione che ci avverte quando avviene una scossa in Italia. Ad esempio qui potete vedere i valori della magnitudo locale dei terremoti live da tutto il mondo.
E’ capitato che a volte la prima misurazione letta tramite un’applicazione subisca, nel corso del tempo, una variazione o in aumento oppure in detrazione da parte del nostro Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
In passato, specialmente per il terremoto di Norcia, molti “complottisti” avevano accusato lo Stato di abbassare volutamente la magnitudo del sisma perché, dicono, c’è una legge del maggio 2012 in base alla quale se la magnitudo è inferiore a 6.1 lo Stato non deve pagare i danni ed è tutto a carico degli enti locali. È una grossa bufala!
La misurazione esatta in realtà della potenza e dell’epicentro di un evento tellurico è figlia sia degli strumenti dislocati in tutto il territorio nazionale sia di una serie di “controlli” manuali che effettuano i sismologi dell’INGV. Alcune applicazioni invece si basano su USGS, il servizio geologico statunitense, o il CSEM, l’European-Mediterranean Seismological Centre. Questi ultimi due enti internazionali invece pubblicano subito i primi dati.
L’INGV utilizza la magnitudo locale (Ml) mentre USGS e CSEM utilizzano la magnitudo momento (Mw) molto precisa per terremoto con intensità superiore a 6,5 Ritcher.
Con il passare delle ore anche INGV calcola il valore della Mw e, qualora esso si discosti un poco dai valori comunicati dagli altri enti, è perchè il nostro istituto ha conoscenze del territorio italiano ben maggiori rispetto agli altri enti.
Le fasi della stima di un terremoto
Ecco le fasi della stima di un terremoto con magnitudo M superiore a 2,5 che viene subito comunicato alla Protezione Civile:
Tempo: 0 minuti – Sisma
Tempo: 2 minuti – Localizzazione automatica ipocentro e magnitudo con dati provenienti dalle stazioni sismiche prossime all’evento
Tempo: 5 minuti – Localizzazione automatica ipocentro e magnitudo con dati provenienti dalle stazioni sismiche su rete nazionale
Tempo: 30 minuti (entro) – Localizzazione manuale effettuata da un sismologo e pubblicazione dei dati.
Nelle ore successive la stima dell’INGV diventerà molto più precisa con eventuali piccole revisioni della Mw (magnitudo momento) dell’evento. Il procedimento è spiegato chiaramente sul sito dell’Istituto.
L’obiettivo di Prevenzione Terremoto
Prevenzione significa mettere in atto tutta una serie di azioni che ci permetteranno di ridurre gli effetti di un eventuale forte terremoto.
La storia sismica dell’area è limitata e nota solo per gli ultimi 100 anni. Tutti gli eventi sismici prossimi all’epicentro di Ferriere (PC) hanno avuto una intensità macrosismica del V-VI grado della scala MCS.
La zona di Ferriere parrebbe non essere compresa nelle zone sismogeniche note (vedi punto rosso nella foto qui sotto).
Le zone sismogeniche (arancio) sono quelle aree in grado di generare terremoti con M>5,5 (DISS Working Group, 2015) mentre in blu o rosso le principali faglie attive riconosciute (Martelli et al., 2017a) nell’Appennino tosco-emiliano-romagnolo e la Pianura Padana centrale e orientale.
L’epicentro del terremoto in questione parrebbe essere al limite di una faglia considerata “potenzialmente attiva” togliendo tutti i dubbi in tal senso.
Bisogna aspettarsi un terremoto devastante?
Purtroppo un terremoto non si può prevedere. Studiando le zone sismogeniche dovremmo attenderci terremoti comunque di magnitudo inferiore a 5.5. I terremoti più forti della zona, limitatamente alla loro conoscenza storica, hanno visto magnitudo di 4.5 e 4.6.
Purtroppo però le due scosse registrate ieri a Ferriere sono molto superficiali con ipocentro a circa 3 km di profondità. Un terremoto più è superficiale più è potenzialmente distruttivo (a parità di magnitudine, ad esempio, rispetto ad uno più profondo).
Come convivere con il terremoto
Anche se il terremoto è visto, ancora, come un evento imprevedibile ed incontrollabile, in realtà tutti noi possiamo fare molto per cercare di prevenirlo.
Prevenzione significa mettere in atto tutta una serie di azioni che ci permetteranno di ridurre gli effetti di un eventuale forte terremoto.
La zona di Nusco e di Avellino è ad altissimo rischio sismico. Oramai sappiamo dove ci sarà prossimamente un nuovo forte sisma. Sappiamo esattamente dove colpirà. Visto che nel 1980 è stata colpita da un evento sismico con magnitudo pari a 6,9 Richter (X grado Scala Mercalli), la stessa in futuro potrebbe essere colpita da un evento avente potenza simile se non superiore. E’ importante, ad esempio, organizzare la propria famiglia per effettuare tutto quanto necessario per una corretta prevenzione terremoto come fissare i mobili ai muri e togliere oggetti pesanti.
Ferriere: terremoto di magnitudo 3.5. Oggi 15 aprile 2020 si è registrata alle ore 22:02 una forte scossa di terremoto. L’epicentro è sito vicino a Ferriere (PC) con ipocentro abbastanza superficiale ad una profondità di 3,7 km.
La scossa è stata avvertita distintamente nei pressi di Ferriere e in tutta l’Alta Valnure. Il terremoto è stato avvertito anche in Valtrebbia ma anche a Genova e Rapallo. Altre località dove si è sentita la scossa sono: Chiavari, Sestri Levante e Santa Margherita Ligure.
Il Comune è classificato con rischio sismico 3, ossia una zona che può essere soggetta a terremoti forti ma rari.
Al momento non si hanno notizie di danni a persone e cose.
15 Aprile 2020: giornata movimentata
Prima di Ferriere, la giornata del 15 aprile aveva visto arrivare la paura in Irpinia, nelle zone già colpite dal sisma del 1980.
Il piccolo paese di Nusco oggi è stato protagonista di due scosse telluriche rispettivamente di 3,3 e 3,1 Ritcher. Quest’ultima è stata registrata nel tardo pomeriggio verso le ore 18:40.
Come convivere con il terremoto
Anche se il terremoto è visto, ancora, come un evento imprevedibile ed incontrollabile, in realtà tutti noi possiamo fare molto per cercare di prevenirlo.
Prevenzione significa mettere in atto tutta una serie di azioni che ci permetteranno di ridurre gli effetti di un eventuale forte terremoto.
La zona di Nusco e di Avellino è ad altissimo rischio sismico. Oramai sappiamo dove ci sarà prossimamente un nuovo forte sisma. Sappiamo esattamente dove colpirà. Visto che nel 1980 è stata colpita da un evento sismico con magnitudo pari a 6,9 Richter (X grado Scala Mercalli), la stessa in futuro potrebbe essere colpita da un evento avente potenza simile se non superiore. E’ importante, ad esempio, organizzare la propria famiglia per effettuare tutto quanto necessario per una corretta prevenzione terremoto come fissare i mobili ai muri e togliere oggetti pesanti.
Nusco:terremoto ML3.3 risveglia antiche paure. Nel cuore delle località colpite dal tremendo terremoto dell’Irpinia, a quasi 40 anni di distanza, la terra torna a tremare.
L’epicentro è stato localizzato a 4 km a sud-est di Nusco e ipocentro a una profondità di 11 chilometri e magnitudo 3.3. Il movimento tellurico è stato registrato alle 7:35 di oggi 15 aprile 2020.
Il sisma è stato percepito anche nella costiera amalfitana, ad Avellino e nel salernitano.
Ipocentro a 11 km di profondità. Come nel 1980
Il terremoto è partito da una spaccatura della faglia avvenuta a 11 km di profondità. Un evento tipico della sismologia del luogo. Anche lo storico terremoto dell’Irpinia del 1980 partì da una profondità simile, circa 10 km. Allora il sisma purtroppo causò circa 280.000 sfollati e oltre 2900 morti. Il terremoto ML3.3 risveglia antiche paure ma può essere prevenuto.
Come convivere con il terremoto
Anche se il terremoto è visto, ancora, come un evento imprevedibile ed incontrollabile, in realtà tutti noi possiamo fare molto per cercare di prevenirlo.
Prevenzione significa mettere in atto tutta una serie di azioni che ci permetteranno di ridurre gli effetti di un eventuale forte terremoto.
La zona di Nusco e di Avellino è ad altissimo rischio sismico. Oramai sappiamo dove ci sarà prossimamente un nuovo forte sisma. Sappiamo esattamente dove colpirà. Visto che nel 1980 è stata colpita da un evento sismico con magnitudo pari a 6,9 Richter (X grado Scala Mercalli), la stessa in futuro potrebbe essere colpita da un evento avente potenza simile se non superiore. E’ importante, ad esempio, organizzare la propria famiglia per effettuare tutto quanto necessario per una corretta prevenzione terremoto come fissare i mobili ai muri e togliere oggetti pesanti.
La mega eruzione sprigionò un’energia pari a 200 megatoni ossia circa 13000 volte la bomba atomica di Hiroshima.
140 anni fa il rumore più forte mai udito
Un vulcano che si è risvegliato dopo 140 anni quando provocò quello che presumibilmente fu il rumore più forte mai udito sul pianeta in epoca storica, un boato che sarebbe stato avvertito a quasi cinquemila km di distanza.
L’esplosione del 1883 generò uno tsunami con onde alte fino a 40 metri che, viaggiando a 300 chilometri all’ora, arrivarono anche a Londra e a San Francisco. L’allora amministrazione coloniale olandese calcolò il numero di morti a 36.417, mentre secondo altre stime furono più di 120.000.
A dicembre 2018 le prime avvisaglie di un possibile nuovo risveglio del colosso.
Le immagini che arrivano dall’Indonesia sono incredibili. L’eruzione è potente e spettacolare e al momento non ci sono pericoli per le persone ma la preoccupazione rimane alta.
Nuove eruzioni del vulcano, dal 1927, hanno fatto emergere una nuova isola, detta Anak Krakatau (figlio di Krakatoa).
Nel 2018 Anak Krakatau, a dimostrazione della grande attività della zona, sprofonda passando da 338 a 110 metri! L’evento ha scatenato un nuovo maremoto che ha portato ingenti danni sulle coste di Sumatra e Giava e ben 400 morti!
Questa eruzione non è stata anticipata da nessun terremoto. La previsione dei sisma è sempre impossibile. Qualche giorno fa ci fu un grande terremoto ma in profondità e distante da Krakatoa come si può vedere qui. Le zone interessate dall’eruzione sono abitate da popolazioni che hanno imparato a convivere con il pericolo. La paura però….a quella non ci si può mai abituare. Gli abitanti di Sumatra lo sanno bene.
AMATRICE 10/04/2020 – Primo caso di contagiato al Coronavirus nel paese simbolo del terremoto del 24 agosto 2016.
RETTIFICA DELLE ORE 13:00 del 10/04/2020: Il primo cittadino di Amatrice, Antonio Fontanella, smentisce ufficialmente il contagio di un cittadino con un comunicato Facebook.
Per completezza si lascia l’articolo originale in visione.
E’ di pochi minuti fa la dichiarazione del primo cittadino di Amatrice, Antonio Fontanella, del primo contagiato da Coronavirus residente nelle SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza). Un nuovo contagiato nonostante le misure di prevenzione messe in campo sul territorio amatriciano.
Purtroppo non è bastato il distanziamento sociale, la mascherina ed il lavaggio delle mani per tenere lontano il virus dal paese.
Le parole del Sindaco di Amatrice: “Al momento non ci è ancora arrivata la comunicazione ufficiale da parte della Asl di Rieti. Comunque, in via ufficiosa e provvisoria, ci ha già annunciato della positività di un nostro concittadino al tampone Covid-19. Il nostro concittadino – spiega Fontanella – è stato trasferito all’ospedale San Camillo De Lellis di Rieti. I suoi familiari hanno avviato la procedura di isolamento prevista dai protocolli sanitari. Invito i miei concittadini, che hanno accolto la notizia con ragionevole preoccupazione ad affrontare questa situazione con prudenza e razionalità. Stiamo parlando di una pandemia che sta attaccando il mondo intero, provocando migliaia di morti. “
A quasi 4 anni dal sisma che nel 2016 cambiò la vita di migliaia di famiglie, ad Amatrice – Comune italiano sono stati realizzati soltanto 15 interventi rispetto ai 2mila 291 già finanziati e bloccati sui tavoli delle istituzioni, regionali e comunali.
Località isolate, ombra del loro ridente passato, sono ancora più duramente messe alla prova dal primo caso di contagiato al Coronavirus che ferma la rimozione delle macerie nelle frazioni e allontana di più persone già fortemente scosse.
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Ultime notizie Coronavirus: blocco fino a maggio
Le ultime news coronavirus riportano quello che tutti si aspettavano: il lockdown proseguirà fino a maggio!
Il Governo di Giuseppe Conte, preoccupato dai contagi che stanno diminuendo senza grossi colpi di scena, sta andando verso un proseguimento della chiusura totale delle attività produttive fino ai primi di Maggio. La fase 2 partirà dal 4 maggio con la riapertura progressiva delle attività commerciali rispettando però sempre le misure di distanziamento sociale.
In Giappone esiste un ALLARME TERREMOTO incredibile. Si chiama “Sistema di allerta rapida di terremoto” ed è stato pensato per consentire alle persone di mettersi al sicuro nell’imminenza di un terremoto.
L’allerta consente alla gente di trovare un luogo sicuro dove ripararsi oppure ai macchinisti dei treni di rallentare i convogli.
Il Sistema di allerta rapida di terremoto è un sistema di avviso di terremoto imminente in uso in Giappone.
Il sistema conta su ben 4235 sismometri posizionati in tutto il paese ed emette un allarme terremoto se il sisma ha un’intensità ritenuta pericolosa.
GUARDA IL VIDEO DELL’ALLARME TERREMOTO GIAPPONESE!
Come funziona il Sistema di allerta rapida di terremoto
Il sistema, per lanciare l’allarme, studia le onde sismiche generate da un sisma.
Le onde sismiche sono principalmente di due tipi: le onde P (o primarie) che sono le più veloci e le onde S (o secondarie) più lente.
Quando onde P ed S raggiungono la superficie allora si sviluppano altri due tipi di onde: le onde di Rayleigh e le onde di Love.
Incrociando i dati su tutti questi tipi di onde restituiti dai sismografi il sistema riesce ad allarmare la popolazione.
L’efficacia dell’allarme dipende dalla posizione del ricevente. Quando una persona riceve un’allerta terremoto, ha un tempo che può variare da pochi secondi a un minuto prima dell’inizio della scossa, a seconda della sua distanza dall’epicentro.
In Italia, nonostante una vasta letteratura sulla storia dei terremoti che ha portato alla redazione della carta di pericolosità sismica, purtroppo ancora non esiste una simile tecnologia presente in Giappone ma anche in altri stati come la California.
Stanotte ricorre l’anniversario del terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009. Sono volati 11 anni da quella notte tremenda, tra il 5 ed il 6 aprile 2009, nella quale persero la vita 309 persone durante il terremoto che devastò L’Aquila.
Come undici anni fa, fatalmente, ricorrono gli stessi giorni della settimana: il 5 aprile è la domenica delle Palme e il 6 lunedì.
Per ricordare quella tragedia, il Comitato Familiari delle Vittime, chiede di illuminare le proprie finestre e i propri balconi, con la luce del cellulare o una candela, alla mezzanotte tra il 5 e il 6 aprile. Infatti quest’anno per celebrare l’anniversario del terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009, a causa della pandemia da Coronavirus in corso, i familiari delle vittime non potranno ricordare i propri defunti con la classica fiaccolata lungo le strade del centro della città.
Il punto sulla ricostruzione de L’Aquila: mancano 4 miliardi
Molto si è fatto ma tanto resta ancora da fare per riportare L’Aquila all’antica bellezza. Il Piano di Ricostruzione ancora non è stato completato tanto che, Fabrizio Curcio tuona ad Adnkronos: “Mancano 4 miliardi per la ricostruzione!“.
Il punto sulla prevenzione del terremoto
Di strada da fare…ce ne è sicuramente molta. Sempre importante tenere a mente i sette passi per la sicurezza, utili per una buona prevenzione del terremoto. Perchè oggi, nel 2020, sono ancora molte le cose da sapere e da fare per avere una corretta cultura del terremoto. La prevenzione del terremoto può salvare molte vite. Tu…preparati!