Scossa di terremoto a Claut (PN): a due passi dalla diga del Vajont

Una scossa di terremoto è stata avvertita a Claut (PN) nella mattina del 22 novembre 2024.

Lo riporta l’INGV a questo link. Il sisma, del quale non ancora ci sono notizie riguardo l’eventuale boato che lo ha preceduto, è stato di modeste dimensioni.

Le caratteristiche del terremoto: magnitudo Mw 2.0 quindi o non percettibile o debolmente percettibile.

Claut: il comune italiano che ha un nome strettamente legato ai terremoti

Non tutti sapranno che Claut, oltre che un delizioso paese friulano, è il significato di: Classificazione del Rischio Sismico.

Il CLAUT (Classificazione del Rischio Sismico) è un sistema di classificazione utilizzato per identificare e rappresentare la pericolosità sismica di un determinato territorio. In Italia, la classificazione del rischio sismico è suddivisa in diverse zone, che sono indicate dalla Normativa Tecnica delle Costruzioni e si basano su vari fattori come la storia sismica della zona, la tipologia del terreno, la frequenza e l’intensità dei terremoti passati.

Qual’è la pericolosità sismica di Claut?

Il rischio sismico di Claut è alto, si trova in zona 2.

Si può vedere anche in questa utile mappa, che ci mette proprio nelle condizioni di sapere dove un terremoto colpirà.

La vicinanza con la diga del Vajont lo rende famoso

Sempre forte il ricordo di una delle tragedie più immense che hanno colpito il nostro paese. 1910 vite spazzate via in pochi secondi.

Nel caso della diga del Vajont l’errore umano fu palese visto che si sottostimarono i segnali della frana e non si avvertì per tempo la popolazione.

Si possono prevedere i terremoti?

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi FlegreiAmatriceL’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

 

Terremoto alle porte di Roma: paura a Palombara Sabina, paese dell’olio d’oliva

Palombara Sabina, paese dell’olio d’oliva, è stato scosso da un terremoto di magnitudo 2.5 scala Ritcher,  lo scorso 19 Novembre 2024.

Ne danno notizia sia l’istituto nazionale Ingv che molti siti come Adnkronos e Affaritaliani. Il paese, alle porte di Roma noto per l’ottimo olio extravergine di oliva, è stato molto impaurito dal sisma tanto che, in via cautelativa, le scuole sono rimaste chiuse il mercoledì seguente.

Palombara Sabina si trova in una zona con una sismicità moderata, ma non è stata storicamente un’area di epicentro di grandi terremoti. Tuttavia, essendo parte di una regione geologicamente attiva, la possibilità di eventi sismici minori o moderati non è da escludere.

Il fortissimo terremoto di Palombara Sabina del 1901

Non si è trattato, per fortuna, di un MEGAQUAKE ma studiando nell’Archivio Storico Macrosismico Italiano, si scopre che parrebbe esserci stato un fortissimo terremoto nel 1901, noto come “Il terremoto di Palombara Sabina”. Addirittura si parla di un terremoto con una magnitudo di 5.2 Ritcher!! Le fonti sono però incerte e forse la stima di quel terremoto potrebbe non essere corrispondente alla realtà.

L’importanza della prevenzione

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi FlegreiAmatriceL’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

E’ più facile vivere un terremoto che vincere alla lotteria!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

 

Megaquake: la frontiera del nuovo incubo sul terremoto

Megaquake è la frontiera del nuovo incubo sul terremoto?

Anzitutto cominciamo a tranquillare i nostri amici italiani: il termine megaquake è stato coniato, oltre che per un film  per descrivere un nuovo possibile mega terremoto in Giappone non in Italia.

Il termine è uscito dopo il terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il sud del Giappone l’8 agosto 2024 con l’epicentro al largo dell’isola di Kyūshū.

Il sisma in Giappone ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di un disastro imminente: il Giappone ha infatti emesso per la prima volta un avviso di “megaquake”, suscitando una certa inquietudine. Come riporta il sito Ingegnio-web, questo termine fa riferimento a un grande terremoto, potenzialmente catastrofico, che potrebbe essere causato dalla rottura della faglia Nankai, dove una placca tettonica si infila sotto un’altra.

Gli esperti temono che l’accumulo di stress lungo questa faglia possa portare a un terremoto devastante e a un enorme tsunami.
L’allerta è stata lanciata anche perché il terremoto dell’8 agosto potrebbe essere un foreshock” (un sisma precursore) di un evento molto più grande, con il potenziale di uccidere fino a 250.000 persone.
Nonostante ciò, gli scienziati ritengono improbabile che il sisma sia il preludio a un disastro. Come afferma Harold Tobin, direttore del Pacific Northwest Seismic Network, “the chances that this actually is a foreshock are really quite low” (le probabilità che questo sia effettivamente un foreshock sono piuttosto basse).

L’importanza della preparazione

Grazie a un avanzato sistema di allerta precoce, il Giappone dispone di strumenti tecnologici che potrebbero mitigare le conseguenze di un grande terremoto.

Sistemi di smorzamento nelle strutture edilizie, software che avvisano la popolazione in anticipo e misure automatiche che rallentano treni e bloccano macchinari sono già parte integrante della difesa del paese.

Sebbene la probabilità di un mega-terremoto in seguito al sisma dell’8 agosto rimanga bassa, l’allerta ha comunque innescato azioni di prevenzione, come l’aumento delle scorte di emergenza in ospedali e l’evacuazione di pazienti vulnerabili.

L’allerta giapponese ha spinto anche altre regioni a riflettere sulla propria preparazione.

In particolare, la zona di subduzione di Cascadia, sulla costa nord-occidentale degli Stati Uniti, potrebbe causare un terremoto altrettanto devastante. Secondo Tobin, “What would we do if our subduction zone starts acting weird?” (cosa faremmo se la nostra zona di subduzione iniziasse a comportarsi in modo strano?).

In conclusione, questi avvisi non sono destinati a generare panico, ma a sensibilizzare la popolazione sui potenziali rischi sismici, contribuendo così a salvare vite in caso di eventi catastrofici.

 

Più facile trovarsi a vivere un terremoto che vincere alla lotteria

Lo sai che, a livello probabilistico, è nettamente più facile trovarsi a vivere un terremoto piuttosto che vincere alla lotteria?

Perché quindi tutti sogniamo di diventare milionari (spendendo tempo e risorse per giocare al SuperEnalotto o alla Lotteria Italia) piuttosto che informarsi su come applicare i sette passi per la sicurezza antisismica?

Qui sotto è riportato il confronto tra varie probabilità di vivere un evento durante l’arco di vita medio di un italiano:

  • Probabilità di vincere al Superenalotto = 1 : 622.000.000
  • Probabilità di essere colpito da un fulmine = 1 : 300.000
  • Probabilità di in un incidente mortale = 1 : 17.000
  • Probabilità di estrarre un asso da un mazzo di carte = 1 : 40
  • Probabilità di vivere un terremoto = 1 : 3 

Perché casi di corretta prevenzione, come quella eseguita in Veneto nei comuni vicino Valdobbiatene, sono eventi più unici che rari?

Nonostante ciò nella nostra amata penisola manca una vera cultura del terremoto. Difatti sia i cittadini che le istituzioni non sono preparati ad un avvenimento tanto devastante quanto certo!

I terremoti sono parte del respiro della terra e sono la dimostrazione della vitalità del pianeta (rif. “Difendersi dal terremoto si può” Panza-Paresan).

Dove dobbiamo attenderci un nuovo terremoto?

Tutta la catena appenninica che, partendo dall’Emilia-Romagna, attraversa da Nord a Sud l’Italia fino ad arrivare in Sicilia è stata fortemente colpita, nel corso dei secoli, da altri eventi sismici. Proprio in queste località è normale attendersi un nuovo evento sismico.

Un evento sismico a Cagliari è altamente improbabile. Un terremoto a L’Aquila, a Messina, nella zona dell’Irpinia o a Catania è invece certo.

Si possono prevedere i terremoti?

Con le attuali conoscenze scientifiche non si può prevedere né quando avverrà né quale sarà la potenza rilasciata dal prossimo sisma ma sappiamo che le zone dove è avvenuto un terremoto di una determinata intensità potrà in futuro essere l’epicentro di un altro evento sismico con potenza uguale o superiore.

Prevenzione terremoto: arriva grande esempio dal Veneto

Arriva dal veneto un grande esempio sulla prevenzione dal terremoto.

Come più volte sottolineato da noi di Prevenzioneterremoto.it, prevenire un terremoto significa mettere in atto tutte le pratiche che servono a limitarne i danni. In Italia manca una vera e propria cultura del terremoto che spesso si vive pensando più che sia legato alla religione che invece ad aspetti geologici normalissimi e conosciuti.

Veneto: simulazione di un sisma 4.8 ritcher per esercitare i volontari

La terra trema a Valdobbiadene ma, fortunatamente, si tratterà solo di una simulazione: da venerdì 8 a domenica 10 novembre si svolgerà l’esercitazione della Protezione civile del VenetoTerre in movimento“.

Un terremoto di magnitudo 4.8 con epicentro nel Comune di Valdobbiadene sarà simulato per far esercitare i volontari sulle misure da adottare in caso di una vera emergenza terremoto. Coinvolti, oltre alle strutture regionali di Protezione Civile, diverse associazioni di volontari, quattordici comuni, Prefetture di Belluno e Treviso, vigili del fuoco, Suem118 e altri enti territoriali. Sabato 9 novembre alle ore 12, presso il Coc di Valdobbiadene, aperto in municipio sarà presente l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin e altre autorità.

A riportare la notizia numerose fonti di informazione, come Trevisotoday.it, qdpnews.it.

Si possono prevedere i terremoti?

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi Flegrei, Amatrice, L’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

Il vero motivo di chi è andato a morire nei parcheggi interrati di Valencia

Qual’è il vero motivo di chi è andato a morire nei parcheggi interrati dei centri commerciali vicino Valencia?

Pare veramente folle che una persona, durante un’alluvione, prenda la scellerata decisione si scendere ai livelli interrati dei centri commerciali (anche 10 metri sotto il livello stradale) per prendere la propria vettura e scappare.

Tutti quanti si chiedono come possa, magari un padre di famiglia, portare a morire i propri cari sotto terra in luoghi che da li a breve verranno invasi d’acqua.

Il vero motivo nelle parole di una studentessa di Valencia

Sara Garcia è una studentessa di 24 anni, di Valencia, che si paga gli studi lavorando saltuariamente al Mc Donald’s accanto al parcheggio del centro commerciale di Bonaire, fuori Aldaia.

Il parcheggio è in queste ore fonte di grandissima apprensione: si teme una vera e propria ecatombe.

Sara spiega a bassa voce (come riportato da Ansa.it): “Martedì, quando nel tardo pomeriggio è cominciato a piovere, è stato chiuso l’accesso nord del parcheggio in superficie da dove cominciava a venire giù un fiume d’acqua per indirizzare le persone verso quello sud. Ma poi è mancata la luce ed è stato il caos. Qualcuno è riuscito a recuperare l’auto e ad allontanarsi. Altri sono rimasti bloccati. Molti si sono rifugiati nel cinema multisala, dove hanno passato la notte”.

Continua: “In questa zona gli allagamenti sono continui, anche se non piove, perché sono provocati dai torrenti delle zone interne che si ingrossano e confluiscono verso la foce del Turia”, aggiunge. Un’intera ex palude urbanizzata, dove i rischi sono noti da sempre.

Il caos legato ad una cattiva prevenzione

Se sono vere le parole della dipendente Mc Donald’s, pare evidente che la zona sia storicamente soggetta ad alluvioni. E sembra palese che la mancanza improvvisa di elettricità abbia scatenato un vero e proprio caos.

L’intervista dimostra che, inizialmente, le autorità avevano iniziato a chiudere gli accessi ai parcheggi sotterranei. Poi, d’improvviso, è andata via l’elettricità. Il resto è storia.

Nel caos non c’è modo di dare indicazioni chiare atte a prevenire situazioni di pericolo e, quindi, le persone hanno seguito il proprio istinto: correre a prendere la automobili per scappare via. A casa.

Nel caos non ci sono abbastanza persone abilitate che possano indirizzare i flussi nella giusta direzione. Quando manca l’elettricità non funziona nulla e nessuno può divulgare messaggi salvavita.

Prevenzione Terremoto è da sempre focalizzata alla divulgazione di informazioni e consigli atti a migliorare la sicurezza delle popolazioni agendo sui sette passi della sicurezza antisismica.

I sette passi della sicurezza possono essere utili anche nella prevenzione delle catastrofi ambientali come le alluvioni che hanno colpito Valencia o le nostre regioni come Bologna e l’intera Emilia Romagna.

Valencia: i parcheggi della morte cominciano a restituire i corpi

I parcheggi della morte cominciano a restituire i corpi, dopo la recente alluvione devastante a Valencia. La situazione nei parcheggi interrati dei centri commerciali, come il Bonaire a Aldaia, resta critica. Le autorità continuano a operare per recuperare i corpi delle vittime, rimasti intrappolati nelle loro auto. Le squadre di emergenza, inclusi sommozzatori e militari, stanno drenando milioni di litri d’acqua e rimuovendo il fango dai livelli sotterranei per cercare eventuali superstiti o recuperare i corpi di chi non è riuscito a scappare. Le operazioni sono rese estremamente difficili dalle condizioni del terreno e dalla visibilità ridotta, e sono in corso da giorni senza sosta.

Recuperati 2 corpi nel parcheggio interrato Consum

L’orrore, purtroppo, comincia a manifestarsi nel parcheggio del supermercato Consum a Benetusser. Come ne da notizia Ansa.it, oggi sono stati recuperati i primi due corpi. Nel Come di Benetusser risultano 20 dispersi.

Un supermercato come i tanti sparsi nelle vie delle nostre città come possibile vedere nell’immagine di sotto tratta da Google Maps, che si è trasformato in morte.

La prevenzione può evitare simili catastrofi?

Sì, una prevenzione efficace potrebbe ridurre i rischi e i danni delle alluvioni come quella di Valencia. Le principali misure preventive riguardano il miglioramento delle infrastrutture per la gestione delle acque e la pianificazione urbana:

  • Infrastrutture per il drenaggio
  • Aree verdi e piani urbanistici
  • Tecnologie di allerta e monitoraggio
  • Educazione e sensibilizzazione

Queste misure di prevenzione, se adottate in modo efficace, possono mitigare gli effetti di eventi meteorologici estremi, resi sempre più frequenti dai cambiamenti climatici. Così come può accadere nell’aumentare della coscienza e della conoscenza antisismica.

Prevenzione Terremoto è da sempre focalizzata alla divulgazione di informazioni e consigli atti a migliorare la sicurezza delle popolazioni agendo sui sette passi della sicurezza antisismica.

I sette passi della sicurezza possono essere utili anche nella prevenzione delle catastrofi ambientali come le alluvioni che hanno colpito Valencia o le nostre regioni come Bologna e l’intera Emilia Romagna.

L’intelligenza artificiale ci dice di chi è la colpa del cambiamento climatico. E tu lo sai?

Oramai si parla costantemente e quotidianamente di intelligenza artificiale.

Allo stesso modo il nostro bel paese è sempre più spesso scosso da eventi tragici, come le recenti e ripetute alluvione, per le quali ci sentiamo costantemente dire: è colpa del cambiamento climatico. Qui si può leggere una recente intervista ad uno dei maggiori esperti in meteorologia in Italia, Luca Mercalli.

Gli italiani sono sempre più stretti nella morsa di nuove normative, europee, pensate per limitare l’emissione di CO2 ed aiutare l’ambiente.

Normative auto sempre più restrittive (andiamo verso le Euro 7), limitazioni del traffico nei week end, costi di benzina ed elettricità sempre più alti.

Ma l’Italia e l’Europa devono caricarsi sulle spalle il peso ecologico di tutto il mondo?

Quale è la nazione al mondo più colpevole per il cambiamento climatico?

Facendo questa domanda ad uno dei siti (gratuiti) di intelligenza artificiale, ChatGPT, il risultato è sconcertante. Leggilo qui!

“”Stabilire quale nazione sia “la più colpevole” dei cambiamenti climatici dipende dal criterio utilizzato. In generale, i principali responsabili delle emissioni storiche e attuali di gas serra sono Paesi con economie sviluppate e industrializzate, come gli Stati Uniti e i Paesi europei, e grandi economie emergenti, come la Cina e l’India. Ecco i principali punti da considerare:

  1. Emissioni storiche cumulative: Gli Stati Uniti e i Paesi europei sono responsabili di una quota significativa delle emissioni storiche di CO₂, iniziando con l’industrializzazione nel XIX secolo. Gli USA da soli hanno emesso circa un quarto di tutte le emissioni globali di CO₂ dal 1850 a oggi.
  2. Emissioni attuali: La Cina è attualmente il più grande emettitore di gas serra a livello mondiale, seguita da Stati Uniti e India. Ciò è dovuto in parte alla loro vasta popolazione e alle grandi economie industriali.
  3. Emissioni pro capite: In termini di emissioni per persona, Paesi ricchi come il Qatar, il Kuwait, gli Stati Uniti e l’Australia sono tra i maggiori inquinatori, dato il loro elevato consumo energetico e i loro stili di vita ad alto impatto ambientale.
  4. Impatto per settore industriale: Alcuni Paesi sono responsabili di emissioni indirette derivanti dal consumo di beni prodotti in Paesi a basso costo. Per esempio, molti beni di consumo prodotti in Cina sono destinati all’esportazione verso Europa e America del Nord.””

Tutti conoscono quali siano i colpevoli

Quindi pare evidente che tutti conoscano la situazione e tutti conoscano i colpevoli a livello mondiale.

Possiamo quindi pagare solo noi italiani in termini di danni economici e vite umane quando ci sono eventi catastrofici come le ultime alluvioni?

Sicuramente no. Ma anche se il cambiamento climatico non è colpa nostra, le istituzioni dovrebbe puntare tutto sulla prevenzione.

Così come è importantissima la prevenzione antisismica, è di fondamentale importanza la prevenzione ambientale.

Alluvioni, frane e terremoti: adesso basta! Serve prevenzione!

Negli ultimi giorni, Bologna e l’Appennino circostante sono stati colpiti da intense piogge che hanno provocato gravi allagamenti e smottamenti. Dal 17 al 18 ottobre 2024, fiumi come il Silla e il Reno hanno raggiunto livelli critici, causando esondazioni e inondazioni in diverse aree. Sono stati segnalati allagamenti nelle frazioni di Vergato, Porretta Terme, Castel di Casio e Gaggio Montano. Le autorità locali hanno chiuso alcune strade e evacuato famiglie nelle zone più a rischio.

Morto un giovane di 20 anni, intrappolato in auto. Il governo: oltre 3mila gli sfollati nel Bolognese. L’acqua invade la A1 e il Comune di Bologna dichiara che bisogna favorire lo smart working. A riportarlo oggi il Corrieredibologna.

L’Italia sul baratro: ogni giorno un potenziale disastro

Ovunque si guardi, la nostra bella penisola sembra un COLABRODO. Ad ogni abbondante precipitazione corrispondono allagamenti, argini distrutti, fango e morti. Ad ogni scossa di terremoto, anche modesta come quella di Ischia o dei Campi Flegrei, corrispondono danni irreparabili, morti e disagi.

La situazione è oramai insostenibile. Non si fa prevenzione in nessun ambito e questi sono i risultati.

Gli allagamenti sono legati a decenni di incuria dei nostri fiumi e torrenti. Non esistono più le cunette stradali. E qualora esistano non si fa più l’adeguata manutenzione perché mancano i fondi.

La manutenzione ordinaria è la corretta prevenzione. Allo Stato (e quindi a noi cittadini) costa molto di più rimettere a posto le cose dopo un disastro piuttosto che eseguire una corretta prevenzione. Lo dimostrano i nuovi danni milionari in Emilia Romagna.

Purtroppo la politica non funziona, ed ogni classe politica sia di destra che di sinistra ci hanno abituato a scaricare le responsabilità sui precedenti governi.

La situazione è INSOSTENIBILE. Piuttosto che incentivare la vendita di auto elettriche non si potrebbe investire diversamente i soldi provenienti dall’europea?

IT-Alert: perché alle 17 tutti i cellulari a Napoli hanno squillato insieme?

Oggi, venerdì 11 ottobre 2024, alle ore 17, tutti i cellulari vicino Napoli e dintorni hanno ricevuto la stessa notifica in contemporanea, ma perché? A darne notizia, come anticipato ieri da Prevenzione Terremoto, oggi tra gli altri anche il sito GrandeNapoli.it .

Si tratta del test IT-Alert per un’”eruzione imminente”, nell’ambito dell’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico “Exe Flegrei 2024”.

Messaggio “Eruzione Imminente” in Campania, che significa?

Oggi, alle ore 17, tutti i telefoni cellulari in Campania hanno emesso lo stesso suono all’unisono. Il messaggio di allarme, che ha simulato l’avviso di un’eruzione imminente ai Campi Flegrei, si inserisce nel programma delle esercitazioni “Exe Flegrei 2024”, organizzate dalla Protezione Civile per testare il Piano di Evacuazione nella zona rossa.

Oggi la prima prova di simulazione, che prevedeva appunto l’invio e la ricezione del messaggio di allarme IT-Alert per tutti i cittadini collocati in Campania. Domani, la parte saliente dell’esercitazione ovvero una prova di evacuazione dei cittadini residenti nella zona rossa verso le aree sicure. Secondo Fabio Ciciliano, capo della Protezione Civile, fino a questo momento sono 1500 gli iscritti volontari alla simulazione. Si tratta di un numero destinato ad aumentare con i cittadini che si avvicineranno agli stand senza aver fatto la prenotazione sul portale.

Campi Flegrei dove il bradisismo sta ancora facendo sentire i suoi effetti, sia sul sollevamento del suolo che sul mercato immobiliare, fortemente scosso dalla crisi bradisismica.

La prevenzione è l’unica arma che abbiamo per prevenire i danni derivanti da calamità natura attese (come un terremoto) o inattese (come un uragano).

Quindi non allarmismo ma prevenzione. Noi di Prevenzioneterremoto.it accogliamo di buon grado tali attività consapevoli che solo attuando tutte le azioni prima del manifestarsi dell’evento catastrofico si possono salvare vite umane.

Con un terremoto è inutile aspettare il boato che prevede il terremoto. Con uno tsunami è inutile aspettare il ritirarsi del mare come avvenuto nei devastanti terremoti che hanno colpito Creta.

Un terremoto è un evento atteso e sappiamo benissimo le zone dove colpirà. La popolazione deve sempre prepararsi al peggio attuando i sette passi fondamentali della prevenzione sismica.