Qual’è il vero motivo di chi è andato a morire nei parcheggi interrati dei centri commerciali vicino Valencia?
Pare veramente folle che una persona, durante un’alluvione, prenda la scellerata decisione si scendere ai livelli interrati dei centri commerciali (anche 10 metri sotto il livello stradale) per prendere la propria vettura e scappare.
Tutti quanti si chiedono come possa, magari un padre di famiglia, portare a morire i propri cari sotto terra in luoghi che da li a breve verranno invasi d’acqua.
Il vero motivo nelle parole di una studentessa di Valencia
Sara Garcia è una studentessa di 24 anni, di Valencia, che si paga gli studi lavorando saltuariamente al Mc Donald’s accanto al parcheggio del centro commerciale di Bonaire, fuori Aldaia.
Il parcheggio è in queste ore fonte di grandissima apprensione: si teme una vera e propria ecatombe.
Sara spiega a bassa voce (come riportato da Ansa.it): “Martedì, quando nel tardo pomeriggio è cominciato a piovere, è stato chiuso l’accesso nord del parcheggio in superficie da dove cominciava a venire giù un fiume d’acqua per indirizzare le persone verso quello sud. Ma poi è mancata la luce ed è stato il caos. Qualcuno è riuscito a recuperare l’auto e ad allontanarsi. Altri sono rimasti bloccati. Molti si sono rifugiati nel cinema multisala, dove hanno passato la notte”.
Continua: “In questa zona gli allagamenti sono continui, anche se non piove, perché sono provocati dai torrenti delle zone interne che si ingrossano e confluiscono verso la foce del Turia”, aggiunge. Un’intera ex palude urbanizzata, dove i rischi sono noti da sempre.
Il caos legato ad una cattiva prevenzione
Se sono vere le parole della dipendente Mc Donald’s, pare evidente che la zona sia storicamente soggetta ad alluvioni. E sembra palese che la mancanza improvvisa di elettricità abbia scatenato un vero e proprio caos.
L’intervista dimostra che, inizialmente, le autorità avevano iniziato a chiudere gli accessi ai parcheggi sotterranei. Poi, d’improvviso, è andata via l’elettricità. Il resto è storia.
Nel caos non c’è modo di dare indicazioni chiare atte a prevenire situazioni di pericolo e, quindi, le persone hanno seguito il proprio istinto: correre a prendere la automobili per scappare via. A casa.
Nel caos non ci sono abbastanza persone abilitate che possano indirizzare i flussi nella giusta direzione. Quando manca l’elettricità non funziona nulla e nessuno può divulgare messaggi salvavita.
Prevenzione Terremoto è da sempre focalizzata alla divulgazione di informazioni e consigli atti a migliorare la sicurezza delle popolazioni agendo sui sette passi della sicurezza antisismica.
I sette passi della sicurezza possono essere utili anche nella prevenzione delle catastrofi ambientali come le alluvioni che hanno colpito Valencia o le nostre regioni come Bologna e l’intera Emilia Romagna.