Negli ultimi giorni, Bologna e l’Appennino circostante sono stati colpiti da intense piogge che hanno provocato gravi allagamenti e smottamenti. Dal 17 al 18 ottobre 2024, fiumi come il Silla e il Reno hanno raggiunto livelli critici, causando esondazioni e inondazioni in diverse aree. Sono stati segnalati allagamenti nelle frazioni di Vergato, Porretta Terme, Castel di Casio e Gaggio Montano. Le autorità locali hanno chiuso alcune strade e evacuato famiglie nelle zone più a rischio.
Morto un giovane di 20 anni, intrappolato in auto. Il governo: oltre 3mila gli sfollati nel Bolognese. L’acqua invade la A1 e il Comune di Bologna dichiara che bisogna favorire lo smart working. A riportarlo oggi il Corrieredibologna.
L’Italia sul baratro: ogni giorno un potenziale disastro
Ovunque si guardi, la nostra bella penisola sembra un COLABRODO. Ad ogni abbondante precipitazione corrispondono allagamenti, argini distrutti, fango e morti. Ad ogni scossa di terremoto, anche modesta come quella di Ischia o dei Campi Flegrei, corrispondono danni irreparabili, morti e disagi.
La situazione è oramai insostenibile. Non si fa prevenzione in nessun ambito e questi sono i risultati.
Gli allagamenti sono legati a decenni di incuria dei nostri fiumi e torrenti. Non esistono più le cunette stradali. E qualora esistano non si fa più l’adeguata manutenzione perché mancano i fondi.
La manutenzione ordinaria è la corretta prevenzione. Allo Stato (e quindi a noi cittadini) costa molto di più rimettere a posto le cose dopo un disastro piuttosto che eseguire una corretta prevenzione. Lo dimostrano i nuovi danni milionari in Emilia Romagna.
Purtroppo la politica non funziona, ed ogni classe politica sia di destra che di sinistra ci hanno abituato a scaricare le responsabilità sui precedenti governi.
La situazione è INSOSTENIBILE. Piuttosto che incentivare la vendita di auto elettriche non si potrebbe investire diversamente i soldi provenienti dall’europea?