Il terremoto di Valdivia del 1960, noto anche come grande terremoto del Cile, o come terremoto di Bío Bío, si è verificato il 22 maggio 1960 alle 14:11 ora locale (19:11 UTC), ed è a oggi il più potente terremoto mai registrato nella storia. Come riportato su Wikipedia, il sisma ebbe una magnitudo di 9,5. Il suo epicentro fu localizzato nei pressi di Cañete, a circa 900 km a sud di Santiago, ma la città più colpita fu Valdivia. Dopo la scossa principale, una serie di fenomeni tellurici continuò a sconvolgere il Sud del paese fino al 6 luglio.
Il 24 maggio, trentotto ore dopo la forte scossa, il vulcano Puyehue con un boato riprese la sua attività lungo il suo fianco meridionale. Il vulcano è situato fra due vallate scarsamente popolate delle Ande; di conseguenza l’eruzione ebbe pochi testimoni oculari e ricevette anche scarsa attenzione da parte dei media locali, preoccupati dei danni e dalle vittime causate dal sisma. Il terremoto fu la causa di questa nuova eruzione. L’eruzione si concluse il successivo 22 luglio.
Uno spostamento del fondo del mare, cosiddetto co-sismico, in questo caso di grande entità, ha perturbato l’intera colonna d’acqua soprastante, per tutta la lunghezza interessata della zona di subduzione, generando un grande tsunami. A descriverlo in nostro aiuto l’INGV che ci racconta che lo tsunami si è poi propagato in tutto l’Oceano Pacifico sotto l’azione della forza di gravità, che tende a riportare il livello del mare all’equilibrio. Le onde più alte hanno colpito le coste del Cile dopo circa 20 minuti con altezze di inondazione superiori ai 20 metri. Con il passare delle ore, lo tsunami ha poi investito quasi tutte le coste del Pacifico, sebbene con onde meno alte.
Insomma, giorni tremendi per le popolazioni colpite dal terremoto più grande della storia, dal relativo tsunami e dall’eruzione del vulcano Puyehue!