Puglia: scoperte faglie che potrebbero innescare terremoti
Puglia: scoperte faglie che potrebbero innescare terremoti a largo di Santa Maria di Leuca. Scoperta di INGV.
Tutto il mondo scientifico si sta concentrando su questa interessante scoperta dell’Istituto Nazione di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che ne parla sul proprio sito. La scoperta di tale sistema di faglie, denominato South Apulia Fault System (SAFS), è stata possibile grazie una serie di campagne geofisiche eseguite con la nave OGS Explora.
Si tratta di un sistema di faglie esteso per almeno 100 km di lunghezza, lungo il quale si sono generati due ampi bacini sedimentari è stato identificato nel tratto di mare a sud-est di Santa Maria di Leuca (LE).
Lo studio congiunto OGS-INGV ha dimostrato che il SAFS ha iniziato la sua attività tettonica tra 1,3 e 1,8 milioni di anni fa, durante il Pleistocene inferiore, e che è tutt’ora attivo, come evidenziato dalla presenza di dislocazioni che interessano i sedimenti più recenti e il fondo mare. I tassi di movimento del SAFS sono nell’ordine di 0,2-0,4 mm/anno per quanto riguarda la sua componente estensionale, ma è stato possibile ipotizzare anche la presenza di una componente non trascurabile di movimento orizzontale.
L’area in cui si trova il SAFS in Puglia è una porzione sommersa del cosiddetto avampaese (cioè, una regione adiacente a una catena montuosa) della “placca Adriatica”.
Le aree di avampaese sono tipicamente soggette a terremoti meno frequenti rispetto alle aree lungo i margini di placca e alle aree di catena, tuttavia non sono esenti da eventi di magnitudo anche significativa.
Nuovi scenari sismici per una regione considerata sicura
Questa importante scoperta scioglie ogni dubbio sull’origine del terremoto del 20 febbraio 1743 avvenuto a 50 km dalle coste salentine. Il terremoto distrusse Nardò provocando 180 morti ed addirittura uno tsunami che raggiunse Taranto. Il terremoto di Nardò ebbe una magnitudo Mw=6.7 con una intensità del X grado della scala Mercalli a Nardò.
Va sottolineato l’interessante studio di C.Meletti e G.Valensise del 2004 per lo studio di Zonazione Sismogenetica ZS9. In tale studio, consultabile qui, si operarono scelte che hanno cambiato la percezione del potenziale sismogenetico dell’area.
Puglia: dobbiamo aspettarci uno tsunami?
Il tavoliere delle Puglie è considerato a basso rischio sismico. La storia però ci dimostra che non possiamo comunque ritenerci sicuri e dobbiamo farci trovare preparati.
Un terremoto in Puglia è sicuramente un evento raro ma non impossibile. Considerando i limiti geografici ed i casi di abusivismo edilizio che affliggono la regione, oggi un evento sismico potrebbe avere un impatto devastante.
Avete idea di cosa provocherebbe uno tsunami in Puglia ad Agosto …..considerando il turismo in piena esplosione degli ultimi anni?